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Java: cos’è?

Il linguaggio Java è un linguaggio di programmazione che non solo ha segnato una pietra miliare nell’ambito dello sviluppo software, ma continua a essere una scelta prediletta da molti sviluppatori, sia novizi che esperti. Ma quali sono le caratteristiche fondamentali del linguaggio Java? E qual è la sua storia? Scopriamolo insieme!   Quali sono le…

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Enza Neri
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Il linguaggio Java è un linguaggio di programmazione che non solo ha segnato una pietra miliare nell’ambito dello sviluppo software, ma continua a essere una scelta prediletta da molti sviluppatori, sia novizi che esperti. Ma quali sono le caratteristiche fondamentali del linguaggio Java? E qual è la sua storia? Scopriamolo insieme!

Quali sono le caratteristiche chiave di Java

  • Portabilità: la Java Virtual Machine (JVM) è il cuore della portabilità, poiché consente al codice Java di girare su qualsiasi dispositivo e sistema operativo.
  • Robustezza: grazie al suo sistema di gestione delle eccezioni e al garbage collector, Java aiuta a prevenire molti errori comuni di programmazione e perdite di memoria.
  • Sicurezza: Java offre molte funzionalità di sicurezza come classloaders, security managers e il già citato robusto sistema di gestione delle eccezioni, rendendolo una scelta solida per applicazioni critiche.
  • Performance: sebbene non sia veloce quanto i linguaggi di programmazione compilati come C++, le performance di Java sono più che adeguate per la maggior parte delle applicazioni.

Storia e evoluzione di Java

Il linguaggio Java ha le sue radici nelle ricerche condotte presso la Stanford University all’inizio degli anni ’90. Il suo primo nome, Oak, fu coniato nel 1992 da un gruppo di esperti guidati da James Gosling, operanti sotto l’egida di Sun Microsystems. Tuttavia, a causa di problemi di copyright con un omonimo linguaggio di programmazione, Oak fu presto rinominato in Java, un riferimento ad una varietà di caffè indonesiano, simbolizzato dal logo di una tazzina di caffè.

Inizialmente, Sun Microsystems mirava ad utilizzare Java per sviluppare applicazioni complesse per piccoli dispositivi elettronici. Fu solo con l’esplosione di Internet nel 1993 che Java iniziò a emergere come strumento potente per la programmazione web. Un momento cruciale fu l’adozione di Java da parte di Netscape Corporation, che integrò la Java Virtual Machine (JVM) nel suo browser. Questa mossa trasformò il web, rendendo le pagine interattive a livello client attraverso l’uso di applet Java, permettendo, così, l’esecuzione di applicazioni direttamente sul dispositivo dell’utente.

Java fu ufficialmente annunciato il 23 maggio 1995 durante l’evento SunWorld. Un altro passo significativo fu compiuto il 13 novembre 2006, quando Sun Microsystems rese disponibile il suo compilatore Java e la JVM sotto licenza GPL. Tuttavia, non tutte le implementazioni di Java sono libere. La versione libera dell’ambiente Java è nota come IcedTea. Il 8 maggio 2007, Sun ha rilasciato anche le librerie (esclusi alcuni componenti non di sua proprietà) sotto licenza GPL, confermando Java come linguaggio di programmazione con un’implementazione di riferimento libera. Il linguaggio è definito da un documento chiamato “The Java Language Specification” (JLS), la cui prima edizione è stata pubblicata nel 1996. Da allora, Java ha subito numerose modifiche e integrazioni, registrate nelle successive edizioni del JLS.

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