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Facebook ci spia tramite il nostro microfono?

Vi è mai capitato di parlare di qualcosa con i vostri amici e di trovare varie pubblicità di quel prodotto su Facebook nei giorni successivi? Non siete gli unici!
Migliaia di persone in rete sostengono di aver visto comparire sulla loro homepage annunci di articoli che avevano solo nominato e mai cercato sul proprio computer o smartphone.

Ormai è noto quasi a tutti (e in qualche modo abbiamo imparato ad accettarlo) che Facebook utilizzi la cronologia del nostro browser e le domande fatte ai motori di ricerca per mostrarci “magicamente” pubblicità che soddisfino i nostri bisogni. Ma negli ultimi tempi il social blu è stato oggetto di una vera e propria bufera mediatica perché accusato da molti di ascoltare i nostri discorsi senza un esplicito consenso.

Tutto è nato dallo youtuber Neville che, circa un anno fa, ha fatto un esperimento. Ha ripetuto varie volte a voce alta nei pressi del suo telefono la parola chiave “cibo per gatti” senza averla mai cercata sui social (e soprattutto senza avere un gatto). Due giorni dopo sulla sua homepage di Facebook è comparso all’improvviso uno spot che pubblicizzava proprio il cibo per gatti. La sua opinione è che Mark Zuckerberg (o chi per lui), attraverso il microfono dello smartphone, sia in grado di ‘ascoltare’ le nostre conversazioni private.
  

Sul web ognuno ha la sua teoria: alcuni sostengono che questo accada perché quasi tutti noi, senza dare troppo peso alla cosa, abbiamo concesso all’applicazione il permesso dell’utilizzo del microfono e l’abbiamo così autorizzata ad ascoltare quello di cui parliamo. Altri tirano fuori la teoria del “fenomeno Baader-Meinhof” secondo la quale, tra tutti i contenuti con cui veniamo quotidianamente bombardati sui social, attirino la nostra attenzione quelli a noi più familiari, di cui abbiamo parlato da poco.  Altri ancora sostengono che l’applicazione colpevole di spiarci sia invece Instagram, comunque di proprietà di Facebook.

Il vicepresidente per la pubblicità di Facebook Rob Goldman, per difendersi da queste accuse, ha dichiarato in un tweet: “Non usiamo – e non abbiamo mai usato – il vostro microfono per le pubblicità. Semplicemente falso”.

Non sappiamo dirvi quale sia la verità, ma se davvero vi interessa saperlo vi consigliamo di fare questo esperimento: cancellate tutti di dati riguardanti la cronologia e le ricerche di Google, poi non cercate nulla su internet per un giorno. Dopo di che avviate l’applicazione di Facebook. Se compariranno pubblicità riguardanti cose che avete detto durante questa giornata, vuol dire che Facebook vi sta spiando. Se invece non compare nulla vuol dire che si tratta di una vera e propria bufala.

Se non avete voglia di fare questo esperimento o vi rimangono comunque dei dubbi…disattivate il vostro microfono! 

 

Fonti: 

Facebook ci ascolta attraverso lo smartphone per poi mandarci la pubblicità? 
“Così Facebook ascolta le nostre conversazioni per personalizzare la pubblicità”
Facebook spia le nostre conversazioni col microfono dello smartphone?
“Ecco come Facebook ti ascolta”

 

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