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Snapchat debutta in borsa e i suoi utenti lo abbandonano

Snapchat è il beniamino della tecnologia: per anni abbiamo adulato l’azienda per l’utilizzo di interfacce audaci e fuori dal comune e di tecniche innovative per convincere la gente a spendere dei soldi per i suoi servizi.

Nonostante l’applicazione sia sempre stata poco intuitiva e difficile da utilizzare, è riuscita a ottenere una base di 180 milioni di utenti attivi al mese.

Di sicuro è un risultato impressionante, ma personalmente penso che il regno della società stia volgendo al termine.

Snapchat è nato come qualcosa di completamente diverso da quello a cui eravamo abituati: si trattava di una macchina fotografica in cui non potevi salvare nulla – una volta fatta una foto, se un’altra persona la apriva, scompariva per sempre. Ai tempi ci sembrava assurdo, ma eravamo così stanchi dei social media e delle condivisioni che questo nuovo sistema ci ha inevitabilmente catturati.

Il tipo di messaggistica effimera inventata da Snapchat apriva un nuovo mondo: si poteva condividere qualsiasi cosa – un pensiero stupido, una foto di nudo o un tramonto – tutto nello stesso posto, senza paura che il contenuto venisse visto da altre persone oltre al destinatario del messaggio.

Le storie, tuttavia, erano il vero fiore all’occhiello di Snapchat. Un flusso continuo di foto in un ciclo continuo era davvero una novità interessante per tutti noi.

La dipendenza e la popolarità delle storie di Snapchat continua ancora oggi, ma l’azienda si trova ad una sorta di bivio: Facebook l’ha clonata e la sta gestendo ed innovando molto meglio di quanto Snapchat potrebbe mai.

Quando Instagram ha lanciato le storie ho pensato che fosse un’idea carina, ma non riuscivo a capire il motivo per cui dovessi abbandonare Snapchat.

Durante le mie giornate gli amici sfogliavano la mia storia e mi inviavano dei messaggi, e io facevo lo stesso con loro. Aprivo Snapchat almeno una volta ogni ora per controllare se fosse accaduto qualcosa di nuovo. Come voi, ero totalmente dipendente da questo servizio, in maniera quasi preoccupante.

Ma negli ultimi mesi ho notato un cambiamento: sempre meno persone stanno usando Snapchat, e io ho smesso del tutto. Le foto nelle mie storie che di solito ottenevano più di 5.000 visualizzazioni al giorno, ora ne hanno meno della metà – e solo una manciata di persone che seguivo attivamente pubblicano ancora.

Noi tutti ci siamo semplicemente spostati sulle storie di Instagram. Non ho mai pensato che l’avrei fatto, ma alla fine ho trovato Instagram molto più autentico di Snapchat.

Invece di dover aprire due app differenti per le foto interessanti e per le storie, devo usarne solo una in cui trovo tutto questo e che funziona molto meglio.

L’impasse di Snapchat si è notata in tutti campi: dal numero di download drasticamente diminuito – dopo essere stata nella top 3 di app più scaricate per metà del 2016 – a un rallentamento nella crescita di utenti attivi, fermi ai 150 milioni della rilevazione di Giugno 2016.

Secondo alcuni dati di TechCrunch gli Snap avrebbero perso in media il 20-30% di visualizzazioni tra Agosto 2016 e Gennaio 2017.

 

Instagram, in qualche modo, ha innovato le idee alla base di Snapchat in modo incredibile: invece di guardare storie in sequenza, è possibile toccare entrambi i lati dello schermo per saltare in avanti o indietro. Si può scorrere tra le storie creando un ciclo infinito di contenuti, oppure si può toccare e tenere premuto per bloccare ciò che si sta guardando. Inoltre è possibile taggare i propri amici nelle foto e inserire link ad altri siti.

Instagram ha anche aggiunto altri tipi di contenuti: lo streaming live, il boomerang e così via. Ha clonato gli adesivi e probabilmente lancerà presto i filtri che piacciono tanto agli utenti.

Francamente, Instagram ha migliorato Snapchat molto più velocemente di quanto avrebbe potuto fare lo stesso snapchat.

Queste innovazioni che riguardano l’user-experience probabilmente provengono proprio dal core team di Facebook, che ci ha lavorato su per anni.

Quello che fa la differenza, comunque, non sono tanto le debolezze di snapchat quanto la forza di Instagram: la sua base di utenti. Se quelle che sto guardando non sono le foto di un mio amico, sono quelle di un fotografo famoso o di un regista della Corea del Nord che mostra com’è la vita lì. Snapchat potrà anche avere alcuni di questi utenti, ma gli stessi posteranno comunque i loro contenuti anche su Instagram ricevendo un numero molto più alto di visualizzazioni.

Credo che questo, in fondo, sia sempre stato il problema di Snapchat. Quando aggiungevi un amico scansionando il QR code, chiedendogli il suo nome utente o utilizzando la funzione ‘vicino’, ti sembrava un passo importante e poteva essere anche facilmente interpretato come un tentativo di flirtare.

Su Instagram invece ci si sente liberi di seguire qualcuno come su twitter o su facebook: non è una questione importante, non è un problema farlo con gli estranei.

Dopo aver trascorso anni come utente e fan di Snapchat, ho deciso di andare avanti. È stato divertente, ma mi sono reso conto di recente che questa app non offre qualcosa di unico e, anche se inizialmente Facebook ha l’ha copiata, ad oggi ha fatto un lavoro migliore di quanto Snapchat potrebbe mai fare.

Facebook, per caso o di proposito, ha dato il via ad una rinascita di Instagram che ci ha resi più dipendenti che mai, perché abbiamo la possibilità sia di ammirare splendide foto nel feed che di trovare la vita reale nelle storie.

Spiegel e il suo team, comunque, sembrano stare correndo ai ripari con varie novità.

La prima è un’interfaccia più semplice e più intuitiva per cercare di rendere il social più fruibile anche ai nuovi utenti e ad un target di età più alta rispetto ai soli Millennials.

Tra le novità più pop, c’è il lancio di Spectacles, le prime lenti con camera integrata per girare video circolari da condividere direttamente sui social.

 

Snapchat sarebbe quindi pronto a puntare anche sull’hardware, al punto da aver scherzosamente cominciato a riferirsi a se stessa come a una «camera company». Questa novità gli permetterebbe di entrare nel mondo della realtà aumentata e virtuale. Potrebbe essere l’inizio di qualcosa di grande o portare ad un enorme calo di utenti.

Ma la vera domanda è: perché un’app con migliaia di dipendenti e un anno di vantaggio su tutti gli altri stava annaspando quando il suo primo vero concorrente è emerso?

Facebook sta puntando tutte le sue risorse in quella che è diventata una guerra a tutto campo che potrebbe degenerare ancora di più se agli 1,83 miliardi di utenti del social blu verrà data la possibilità di sincronizzare le storie di Facebook, Messenger e Instagram con un solo tocco.

 

Tuttavia casa madre dell’app Snapchat ha debuttato proprio ieri in borsa per un valore di 24 miliardi di dollari, e il suo Ipo è diventato il più grande dall’entrata in borsa di Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce, nell’Ottobre 2014.

Ci staremo tutti sbagliando e stiamo in realtà per assistere alla rinascita di Snapchat?

Leggi l’articolo originale in inglese: https://goo.gl/yX0i4k
Le fonti: Il Sole 24 Ore

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