Hai una brillante idea di business, un team consolidato e sei pronto a buttarti nel mondo delle startup con tanta buona volontà. Ma c’è un piccolo problema: non hai soldi da investire nel tuo progetto.
Hai bisogno di qualcuno che creda in te e che sia disposto ad impiegare considerevoli somme di denaro per far crescere la tua idea. Non è un’impresa facile, soprattutto se sei uno studente di scuola superiore e gli unici a sostenerti sono i tuoi amici e i tuoi genitori.
Il crowdfunding nasce proprio da questo presupposto: i finanziamenti, invece che da un unico grosso investitore, possono arrivare da chiunque, e non deve trattarsi necessariamente di grandi cifre. Un euro donato da un migliaio di persone si trasforma in mille euro, una buona base di partenza per un progetto scolastico in costruzione.
In Italia esistono una serie di piattaforme per la raccolta di fondi on line che sfruttano le potenzialità del web e dei social media per dare visibilità a progetti che difficilmente troverebbero il necessario sostegno finanziario.
L’aspetto più positivo di questo sistema è rappresentato dalla partecipazione attiva della collettività alla realizzazione di un progetto, con un ritorno a livello economico ma anche di visibilità.
In teoria il funzionamento è molto semplice: basta caricare il proprio progetto su uno di questi siti, preparare una bella presentazione e offrire piccole ricompense, anche simboliche, in cambio di denaro.
Sembra facile, no? Tuttavia, se ti informi bene, scoprirai che molte campagne di questo tipo falliscono o non riescono a raggiungere l’obiettivo preposto principalmente per una mancanza di organizzazione o di progettazione.
Quindi, quali sono le 5 cose più importanti da fare per avere successo nel crowdfunding?
Costruite un business plan. È importante per un aspirante imprenditore imparare ad utilizzare alcuni strumenti chiave che possono fare la differenza nella crescita di una startup. Dovete sapere precisamente cosa volete e dove volete arrivare prima di offrire qualcosa ai vostri finanziatori.
Informatevi il più possibile su quali campagne abbiano funzionato e quali no. Cercate di capire le motivazioni che hanno portato al loro successo o al loro fallimento ed evitate di commettere gli stessi errori.
Calcolate i tempi: evitate di lanciare la vostra campagna durante le vacanze o il weekend, quando è poco probabile che le persone siano alla scrivania o davanti al computer.
Gestite in modo corretto la comunicazione. I social media sono alla portata di tutti, ma bisogna saperli utilizzare in maniera adeguata. Il successo di una campagna di crowdfunding è strettamente connesso alla sua diffusione sui social network. La pagina del progetto non va gestita come il proprio account personale. Va fatta una pianificazione dei post da pubblicare per suscitare interesse e stimolare eventuali donazioni, non solo per tutta la durata della campagna ma anche prima e dopo.
Raccontate nel modo migliore la vostra idea, non solo con il video di presentazione ma anche a parole. Dovete pensare bene a cosa dire ricordando sempre che il vostro obiettivo principale è convincere qualcuno a donare. C’è una storia che gira sul web secondo la quale se non siete in grado di spiegare alla nonna la vostra idea, allora la vostra campagna di raccolta fondi non è pronta a partire. Il crowdfunding è il contesto giusto per testare le vostre capacità linguistiche e persuasive nel mondo reale.
L’ultimo consiglio: se non otterrete il risultato desiderato non disperate. Riflettete sui vostri errori ed iniziate ad acquisire la percezione che le cose dipendono da quello che fate e da come gestite la situazione. Ora siete voi i responsabili e da questa esperienza avete tantissimo da imparare per il vostro futuro!