Aulab racconta le donne che hanno fatto la storia
Nel 2019 non dovrebbero esistere distinzioni tra traguardi maschili e femminili e non dovrebbe essere necessaria una lista di innovatrici e grandi scienziate per ricordare alle donne il loro valore. Tuttavia per centinaia di anni, nel corso di tutta la storia dell’umanità, per molte donne è stato davvero difficile riuscire ad essere ascoltate o a raggiungere ruoli di potere al pari degli uomini, e molte di loro hanno dovuto combattere affinché le loro idee venissero considerate abbastanza valide.
Per questo riteniamo che sia importante celebrare alcune donne che hanno segnato la storia con innovazioni e scoperte in ambito tecnologico e scientifico.
- Marie Curie: chi non la conosce? È stata la prima persona nella storia a vincere ben due Premi Nobel per la sua scoperta del radio e del polonio.
“La sua forza, la purezza della sua volontà, la sua severità con se stessa, la sua obiettività, il suo giudizio incorruttibile: erano tutte di una qualità raramente riscontrata, così riunite in un solo individuo. […] Una volta che avesse riconosciuto una certa strada come giusta, la percorreva senza compromessi e con tenacia estrema.”
Albert Einstein su Marie Curie
- Samantha Cristoforetti: la prima astronauta italiana nello spazio, diventata ormai un simbolo del nostro paese. Laureata in Ingegneria Meccanica, parla 5 lingue e durante la sua missione nello spazio ha condotto esperimenti sulla fisiologia umana, analisi biologiche e la stampa 3D in assenza di peso in modo da sperimentare anche la possibilità di stampare pezzi di ricambio per la stazione stessa senza dover dipendere dagli invii da terra
“Decidere di fare l’astronauta non è come decidere di fare l’avvocato o l’architetto. Si devono verificare una serie di condizioni e ci vuole anche una buona dose di fortuna.” Samantha Cristoforetti
- Ada Lovelace: la prima programmatrice donna della storia, figlia di George Byron. È considerata una visionaria poiché aveva previsto quello che i computer sarebbero stati capaci di fare nel futuro. Nel 1979 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dato il nome di ADA ad un linguaggio di programmazione agevole ed efficiente.
“Questo mio cervello è qualcosa di più che semplicemente mortale, e il tempo lo dimostrerà.”
Ada Lovelace
- Grace Hopper: ha inventato il linguaggio di programmazione COBOL e ha lavorato alla standardizzazione del linguaggio per i computer militari congedandosi con il grado di “rear admiral” nella U.S. Navy. È stata lei ad inventare il termine “bug” per indicare un malfunzionamento di un computer.
“La frase più pericolosa in assoluto è: Abbiamo sempre fatto così.”
Grace Hopper
- Karen Sparck Jones: è grazie a lei se possiamo “googlare” tutto ciò che ci passa per la mente.
I motori di ricerca di oggi si basano sulle scoperte sul linguaggio di questa scienzata informatica, reclutata a Cambridge da un’altra professoressa, la linguista computazionale Margaret Masterman. Ha introdotto l’uso del Thesaurus nell’elaborazione del linguaggio consentendo il riconoscimento computazionale di parole simili e ha ideato i metodi che aiutano le query a determinare quali termini sono i più rilevanti.“Penso che le donne diano una prospettiva diversa all’elaborazione, sono più riflessive e meno inclini ad andare direttamente alle soluzioni tecniche”
Karen Sparck Jones
- Susan Kare è la graphic designer che ha reso così facile ed intuitivo utilizzare un computer Apple. Ha realizzato molti degli elementi dell’interfaccia grafica del primo Macintosh negli anni ’80. Tra le altre cose ha sviluppato l’idea che i grafici dovrebbero essere simboli facilmente leggibili, correlati agli oggetti del mondo reale. Ha quindi creato l’orologio Apple, il dito puntatore, il cestino e così via.
“Un buon design non è un mezzo sul quale stai lavorando, si tratta di pensare seriamente a cosa vuoi fare e su cosa devi lavorare prima di iniziare.”
Susan Kare
- Radia Perlman: è un’informatica statunitense, considerata uno dei maggiori specialisti mondiali nell’ambito del software design e dell’ingegneria informatica delle reti. È definita la “madre di Internet”, ed è nota sopratutto per aver inventato lo Spanning Tree Protocol, il protocollo ci permette di creare reti locali (LAN) magliate senza loop.
“Inizia con il trovare il problema giusto da risolvere. È una combinazione di “ciò che i clienti chiedono”, “ciò che i clienti non sanno nemmeno di voler ancora” e “ciò che può essere risolto con qualcosa di semplice da capire e gestire””.
Radia Perlman
Le donne che hanno fatto la storia sono tantissime, è difficile rendere loro giustizia e soprattutto riuscire a citarle tutte. Speriamo solo che questo elenco possa essere di ispirazione a tutti per pensare in grande, credere sempre nelle proprie potenzialità e non sentirsi mai inferiore a nessuno, uomo o donna che sia!