I deepfake rappresentano una delle conseguenze più complesse e potenzialmente pericolose dell’intelligenza artificiale. Queste tecniche, prodotte da algoritmi di intelligenza artificiale generativa, possono creare immagini e video estremamente realistici, ma falsi, ingannando, così, gli osservatori. In questo articolo esploreremo a 360 gradi cos’è l’intelligenza artificiale, come viene utilizzata per creare falsi, i rischi dell’intelligenza artificiale associati ad essi e impareremo, quindi, a riconoscere un deepfake.
Cos’è l’Intelligenza Artificiale?
Per iniziare, cerchiamo di capire che cos’è l’intelligenza artificiale. A grandi linee l’intelligenza artificiale è una branca dell’informatica che si occupa della creazione di algoritmi e software in grado di svolgere compiti che normalmente richiederebbero intelligenza umana. Questi compiti includono il riconoscimento di pattern, la comprensione del linguaggio naturale, la computer vision, la generazione di contenuti e il miglioramento di procedure di decision making.
Cos’è l’intelligenza artificiale generativa?
L’intelligenza artificiale generativa è una sottobranca dell’AI che si concentra sulla produzione di contenuti inediti, nella maggior parte dei casi basandosi su prompt forniti dall’utente. Questa tecnologia può creare immagini, video, musica e testi che sembrano autentici, utilizzando modelli avanzati di machine learning, come le reti neurali generative (GANs) e i modelli di trasformazione. Questi modelli vengono addestrati su vasti insiemi di dati esistenti e apprendono come generare nuovi contenuti che riflettono le caratteristiche e lo stile dei dati di addestramento.
Una delle applicazioni più sorprendenti dell’intelligenza artificiale generativa è, dunque, la capacità di creare contenuti visivi altamente realistici, come immagini e fotografie, partendo da descrizioni testuali dati in input. Questo apre nuove possibilità in campi come l’arte, il design, il marketing e l’intrattenimento, dove la capacità di generare immagini originali su richiesta può accelerare il processo creativo e offrire risultati innovativi.
Esempi di intelligenza artificiale generativa: creare foto con l’Intelligenza Artificiale
L’intelligenza artificiale generativa ha raggiunto livelli straordinari, consentendo di creare immagini fotorealistiche di personaggi noti o di fantasia con una precisione sorprendente. Strumenti avanzati come DALL-E di OpenAI permettono, ad esempio, di generare ritratti estremamente realistici di celebrità o figure storiche basandosi su descrizioni testuali. Puoi chiedere di creare un’immagine di “Albert Einstein in abiti moderni” o “Marilyn Monroe con un look futuristico” e il modello genererà una foto che sembra una reale rappresentazione di questi personaggi, adattata al contesto richiesto.
Questa capacità di creare immagini fotorealistiche trova applicazioni in numerosi settori. Nel marketing, per esempio, si possono creare campagne pubblicitarie con immagini inedite di testimonial noti, mentre nel cinema e nei videogiochi, si possono generare versioni alternative o ringiovanite di attori senza dover ricorrere a costose tecniche di CGI. Anche nel campo dell’arte digitale, l’AI offre agli artisti nuovi modi di esplorare e reimmaginare volti iconici, combinando stili e caratteristiche in modo innovativo.
Questi strumenti non solo abbassano le barriere per la creazione di contenuti visivi di alta qualità, ma offrono anche la possibilità di sperimentare con l’immaginazione, creando versioni uniche di personaggi noti che sembrano uscite da una fotografia professionale. Grazie all’intelligenza artificiale generativa, chiunque può dar vita a immagini iperrealistiche che, fino a poco tempo fa, avrebbero richiesto ore di lavoro e competenze tecniche avanzate.
Le potenzialità di questo strumento sono, come abbiamo visto, numerosissime, ma i rischi sono altrettanto importanti.
I rischi dell’intelligenza artificiale: i deepfake
Come abbiamo visto, l’intelligenza artificiale generativa, pur offrendo straordinarie opportunità creative, porta con sé anche rischi significativi: uno dei più noti è rappresentato dai deepfake.
I deepfake sono video, immagini o audio manipolati utilizzando tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, che possono far sembrare reali situazioni, azioni o dichiarazioni mai avvenute. Ad esempio, è possibile creare un video iper realistico di una celebrità o di un personaggio politico che dice o fa qualcosa che in realtà non ha mai detto o fatto.
Questa tecnologia, se utilizzata in modo irresponsabile, può avere gravi conseguenze, come la diffusione di disinformazione, la compromissione della reputazione di individui, o la manipolazione dell’opinione pubblica. I deepfake possono essere usati per creare falsi scandali politici, truffe o attacchi personali, rendendo difficile distinguere il vero dal falso. La velocità con cui i deepfake possono essere creati e diffusi sui social media aumenta il potenziale danno, rendendo ancora più cruciale lo sviluppo di tecniche di rilevamento e contrasto.
Per mitigare questi rischi, è essenziale investire in tecnologie di autenticazione e verifica, così come promuovere l’educazione digitale e la consapevolezza pubblica. Solo comprendendo i potenziali pericoli e sviluppando strumenti per riconoscere i deepfake, sarà possibile sfruttare i benefici dell’intelligenza artificiale generativa senza cadere vittima delle sue possibili insidie. Nel frattempo, proviamo ad offrirti alcuni consigli per riconoscere i deepfake ad oggi.
Riconoscere i Deepfake: consigli pratici
Riconoscere i deepfake può essere una sfida, ma ci sono alcuni segnali distintivi che possono aiutare a identificarli:
- Incoerenze visive: nei video, controlla dettagli come gli occhi che non sbattono, asimmetrie del viso, illuminazione irrealistica o sfondi che non corrispondono al soggetto.
- Movimenti inconsistenti: i deepfake spesso hanno movimenti innaturali o rigidi. Presta attenzione ai movimenti della bocca e alla sincronizzazione con l’audio.
- Audio e labiale non sincronizzati: se l’audio non è perfettamente sincronizzato con i movimenti labiali, potrebbe trattarsi di un deepfake.
- Immagini o video non contestualizzati: spesso ci si può imbattere in deepfake qualitativamente elevati, ma bizzarri per il contesto che rappresentano. Ricordi la famosa immagine di Papa Francesco con il piumino bianco ed un crocifisso? Ha avuto un impatto mediatico fortissimo su tutti i social ma, verosimilmente, era davvero poco plausibile fosse reale. Contestualizza sempre l’effettiva realisticità dell’immagine.
- Analisi tecnica: utilizza software di analisi per esaminare le proprietà dei file, metadati e segnali digitali che possono rivelare manipolazioni.
Riconoscere i deepfake è essenziale per non incappare in disinformazione o distorcere la realtà. Comprendere cos’è l’intelligenza artificiale e come vengono creati questi contenuti falsi ci aiuta a essere più vigili ed informati. Sebbene i rischi dell’intelligenza artificiale siano significativi, con le giuste conoscenze e strumenti possiamo difenderci contro queste minacce e garantire un uso etico e responsabile dell’AI.