Un buon sviluppatore front-end deve possedere solide conoscenze in ambito UI/UX, acronimi che indicano rispettivamente User Interface e User Experience. Oggi, il ruolo del front-end developer non si limita alla sola implementazione grafica, ma si intreccia sempre più spesso con quello dello UX/UI designer.
UX designer, cosa fa?
Lo UX/UI designer si occupa di progettare sia l’esperienza utente che l’interfaccia di un sito o di un’applicazione. L’obiettivo è rendere la navigazione semplice, intuitiva e piacevole. Per riuscirci, deve tenere conto di aspetti fondamentali come:
- Accessibilità
- Scalabilità
- Riusabilità
- Prestazioni dell’interfaccia
Nei progetti complessi, UX designer e front-end developer possono essere figure separate. Tuttavia, in molti casi le competenze dell’uno arricchiscono il lavoro dell’altro: un buon layout, infatti, richiede anche una buona comprensione dei principi di design.
Atomic Design: un approccio modulare alla UI.
Un concetto strettamente legato al design delle interfacce è l’Atomic Design. Questo metodo propone di pensare all’interfaccia come a un sistema modulare, costruito a partire da componenti semplici e riusabili. Vediamolo nel dettaglio:
- Atomi: sono i componenti più semplici, come bottoni, campi di input, etichette.
- Molecole: combinazioni di atomi che svolgono una funzione. Ad esempio, un form di ricerca composto da un campo di input, un’etichetta e un bottone.
- Organismi: insiemi di molecole che formano sezioni complete della UI, come una navbar o una card prodotto.
Pensare in termini di atomi e molecole consente di creare interfacce coerenti, scalabili e facilmente manutenibili.
Ad esempio, se realizziamo il prototipo di un’interfaccia, dobbiamo ragionare sui singoli componenti e sulle loro proprietà. Questi, una volta combinati, formano una molecola funzionale. Possiamo immaginare, ad esempio, un form di ricerca composto da tre elementi base: un campo di input per l’inserimento del testo, un’etichetta che ne chiarisce la funzione e un bottone per inviare la ricerca. Questi sono i nostri “atomi”.
Questa molecola – il form – avrà un ruolo ben preciso nel momento in cui viene inserita in un contesto più ampio. Una volta inglobata in un organismo, come ad esempio l’intestazione di una pagina web o una sidebar, contribuisce a strutturare in modo chiaro e modulare l’intera interfaccia.
Come usare l’Atomic Design nello sviluppo web.
Il metodo dell’Atomic Design può essere usato sia scrivendo codice in JavaScript “puro”, sia utilizzando framework come Laravel, Symfony o Angular. Non importa quale tecnologia scegli: l’importante è seguire lo stesso approccio.
Ecco i concetti base da tenere a mente:
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Crea piccoli pezzi riutilizzabili: ogni componente (come un bottone o un campo di input) dovrebbe funzionare da solo.
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Evita dipendenze complesse: ogni parte dell’interfaccia deve essere indipendente, così puoi usarla dove vuoi senza problemi.
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Separa la grafica dal funzionamento: tieni separati lo stile (colori, font, spazi) e la logica del componente (cioè cosa fa).
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Prova ogni componente singolarmente: testa ogni pezzo da solo per essere sicuro che funzioni bene prima di unirlo agli altri.
Crea piccoli pezzi riutilizzabili: ogni componente (come un bottone o un campo di input) dovrebbe funzionare da solo.
Evita dipendenze complesse: ogni parte dell’interfaccia deve essere indipendente, così puoi usarla dove vuoi senza problemi.
Separa la grafica dal funzionamento: tieni separati lo stile (colori, font, spazi) e la logica del componente (cioè cosa fa).
Prova ogni componente singolarmente: testa ogni pezzo da solo per essere sicuro che funzioni bene prima di unirlo agli altri.
Le librerie moderne spesso offrono già una raccolta di questi componenti (bottoni, form, card, ecc.) pronti all’uso, per velocizzare e semplificare il lavoro degli sviluppatori.
Cosa sono gli UI Components?
Gli UI components (componenti dell’interfaccia utente) sono i mattoni fondamentali di qualsiasi layout moderno. Ogni bottone, menu, form o card è un esempio di UI component. Sono elementi visivi con una logica specifica, progettati per essere riutilizzabili, coerenti e modulari.
Nel contesto dell’Atomic Design, possiamo considerare gli UI components come il risultato della combinazione di atomi e molecole. L’obiettivo è quello di costruire componenti flessibili, facili da mantenere e da integrare in vari progetti.
Ad esempio:
- Un bottone può essere un singolo componente (atomo)
- Un modulo di contatto può essere composto da più campi, etichette e pulsanti (molecola o organismo)
- Una card prodotto può includere immagine, titolo, descrizione e pulsante d’acquisto (organismo)
Progettare buoni UI components significa pensare all’utente: ogni elemento deve essere chiaro, accessibile e reattivo. Inoltre, devono essere facili da personalizzare e da comporre in strutture più complesse.
Best practice per una libreria UI riusabile.
Per costruire una libreria di componenti ben organizzata:
- Evita accoppiamenti stretti: ogni componente deve funzionare autonomamente.
- Prediligi temi e styling componibili: evita soluzioni che impediscono la personalizzazione.
- Utilizza strumenti di isolamento come Bit: ti aiuta a gestire componenti separatamente e a integrarli facilmente.
Questo approccio favorisce un design system coerente, migliora la collaborazione tra team e rende più semplice la manutenzione nel tempo.
UX, modularità e valore aggiunto
L’Atomic Design è molto più di un metodo: è un modo efficace per costruire interfacce solide, flessibili e intuitive, partendo da elementi minimi ma ben definiti. Questo approccio riflette anche i principi fondamentali dell’UX design: empatia, funzionalità e attenzione al dettaglio.
Se vuoi approfondire questi argomenti e trasformare queste basi in competenze pratiche e spendibili, dai un’occhiata al nostro corso di UX/UI Design!