5 comandi Git per sviluppatori singoli | Aulab

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5 comandi Git per sviluppatori singoli

Come accennato, Git è un ottimo alleato sia per il lavoro del developer singolo che per la cooperazione di team di web developers. Vediamo adesso i 5 comandi principali che utilizzerà lo sviluppatore individuale e alcune loro argomentazioni. creare una nuova directory in Git mkdir primo-progetto entrare nella directory in Git cd primo-progetto inizializzare il…

Lezione 6 / 52
Luca Ferretti
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Come accennato, Git è un ottimo alleato sia per il lavoro del developer singolo che per la cooperazione di team di web developers.
Vediamo adesso i 5 comandi principali che utilizzerà lo sviluppatore individuale e alcune loro argomentazioni.

  • creare una nuova directory in Git
    mkdir primo-progetto
  • entrare nella directory in Git
    cd primo-progetto
  • inizializzare il repository Git nella cartella
    $ git init . 
    Initialized empty Git repository in /home/developer/primo-progetto/.git/
  • creare un file vuoto in Git
    touch README.md
  • aggiungere il file a quelli inclusi nel repository in Git
    git add README.md
  • salvare la prima versione del file nel repository in Git
    $ git commit -m "creato file vuoto read me"
    [master (root-commit) 776795e] creato file vuoto read me
    1 file changed, 0 insertions(+), 0 deletions(-)
    create mode 100644 README.md
  • vedere la storia del repository in Git:
    $ git log 
    commit 776795ecb7a9f0e5fd9eee1ae8b21b9ac06b3716 (HEAD -> master) 
    Author: Luca Ferretti <[email protected]> 
    Date: Tue Dec 6 00:26:55 2022 +0100 
    
    creato file vuoto read me

aprire il file README.md in un editor di testo, scrivere qualcosa e salvare il file

  • visualizzare le modifiche tra l’ultima versione del repository e quella attualmente sul computer in Git
    $ git diff
    diff --git a/README.md b/README.md
    index e69de29..41c99e9 100644
    --- a/README.md
    +++ b/README.md
    @@ -0,0 +1,3 @@
    +Hello, Git!
    +
  • vedere lo stato del repository in Git
    $ git status
    On branch master
    Changes not staged for commit:
    (use "git add <file>..." to update what will be committed)
     (use "git restore <file>..." to discard changes in working directory)
      modified:  README.md
    
    no changes added to commit (use "git add" and/or "git commit -a")
  • aggiungere il file a quelli da includere nel prossimo set di modifiche da salvare nella cronologia delle modifiche in Git:
    git add README.md
  • salvare il nuovo set di modifiche in Git
    $ git commit -m "primo contenuto del file read me"
    [master f0896d3] primo contenuto del file read me
    1 file changed, 3 insertions(+)
  • visualizzare la nuova cronologia, ma stavolta nel formato abbreviato:
    $ git log --pretty=oneline --abbrev-commit
    f0896d3 (HEAD -> master) primo contenuto del file read me
    776795e creato file vuoto read me

Complimenti, hai creato il tuo primo repository e usato i 5 comandi (e alcuni loro argomenti) che vi accompagneranno ogni giorno nel vostro viaggio assieme a Git.

Cosa abbiamo fatto?

Un po’ confuso? Tranquillo! Ti spieghiamo un po’ meglio cosa abbiamo fatto: la sequenza di comandi riportata nel precedente paragrafo ha compiuto le seguenti azioni:

  • inizializzare un repository in Git – il comando git init crea un repository nella directory corrente; in pratica viene creata nella directory una sotto-directory nascosta .git in cui verranno salvati di volta in volta tutti i fine necessari a Git per conoscere la cronologia delle modifiche (history) e lo stato attuale;
  • aggiunto un nuovo file al repository in Git – la prima sequenza dei comandi git add e git commit salva la nostra prima modifica alla history, tale modifica prende il nome di commit nel linguaggio di Git;
  • salvata una modifica a un file già incluso nel repository in Git – con la seconda sequenza dei comandi git add e git commit si è salvato nella history un secondo commit, ovvero un secondo gruppo di modifiche di cui vogliamo tenere traccia;
  • visualizzato lo stato del repository in Git – i comandi git status e git diff ci permettono di avere informazioni sullo stato attuale del repository, sulla eventuale presenza di modifiche a file aggiunti al repository, sulla presenza di file non gestiti ed altro;
  • visualizzata la history del repository in Git – il comando git log permette di accedere alla cronologia dei commit eseguiti, con maggiore o minore dettaglio a seconda degli argomenti indicati

È importante notare subito un paio di caratteristiche di Git (o più in generale dei version control system):

  • non tutto il contenuto di una directory è automaticamente aggiunto al repository: va esplicitamente indicato quali sono i file da includere; ciò risulta molto utile nel caso di progetti software, per i quali è naturale voler gestire l’evoluzione dei file sorgenti ed escludere invece i file “di build”
  • non tutte le modifiche salvate ai file di un progetto sono automaticamente incluse nel commit: va esplicitamente indicato cosa includere nei singoli commit; ciò risulta utile per includere nel commit solo le modifiche rilevanti al fine di ricostruire l’evoluzione di un progetto, escludendo magari prove intermedie
  • il workflow tipico di Git ruota attorno allo stato attuale dei file nella directory del repository (nuovi, rimossi, modificati) e al momento in cui si vuole fissare nella history un ben specifico stato

Di questa ultima annotazione parleremo più estesamente nella prossima sezione, andando a chiarire alcuni concetti fondanti di Git.

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