Assistenti vocali: rivoluzione anche in ufficio | Aulab

Assistenti vocali: rivoluzione anche in ufficio

28 marzo 2018

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Abbiamo imparato a conoscere gli assistenti vocali presenti all’interno dei nostri smartphone: pian piano invaderanno anche le nostre scrivanie.

Nell’ormai lontano 2011 Apple ha introdotto Siri sui propri smartphone: all’epoca l’assistente più famoso del globo non parlava Italiano e non era in grado di svolgere compiti complessi. Con il passare del tempo hanno fatto il loro ingresso sul mercato Google Assistant, Cortana di Microsoft e Alexa di Amazon. Se con Apple, Google e Microsoft gli assistenti hanno sempre vissuto nei dispositivi mobili delle varie aziende, Amazon con Alexa ha inaugurato una nuova stagione: gli assistenti sono arrivati nelle case e negli uffici degli americani! Con i dispositivi Echo infatti, Amazon ha portato negli ambienti casalinghi il suo assistente vocale che, grazie all’ottimo lavoro svolto dagli ingegneri, è in grado di compiere numerose azioni e semplificare la vita di chi lo utilizza. Per chi non la conoscesse, Amazon Echo è una famiglia di speaker che, grazie ai microfoni integrati, riesce ad ascoltare l’utente che parla e risponde sempre a tutti i quesiti in modo preciso.

Abbiamo dovuto attendere qualche anno, ma anche in Italia stanno arrivando i primi assistenti virtuali fisici. Google ha infatti avviato la vendita dei prodotti Home anche nel nostro Paese e, proprio come il Google Assistant da poco lanciato sui dispositivi Android, l’assistente è pronto a rispondere alle nostre domande, aiutarci nelle faccende quotidiane e intrattenerci anche in casa e in ufficio.

Ma cosa può fare un assistente virtuale in un coworking tecnologico?

1. Ricordare informazioni utili a tutti

Google Home è in grado di ricordare informazioni che possono essere utili a tutto lo spazio di coworking come, per esempio, la password del Wi-Fi. L’assistente di Google può essere inoltre programmato per ricordare a tutti di fare una pausa ogni tanto: per lavorare è necessario essere sempre freschi e riposati!

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2. Controllare in modo smart il proprio ufficio

Quando si parla di automazione, non si può non parlare di assistenti vocali! Google Home è infatti in grado di accendere e spegnere le luci del proprio ufficio smart, aprire il portone e chiudere le tapparelle con un semplice comando vocale. Il tutto a patto e condizione che, nel proprio ambiente, si abbiano dispositivi compatibili.

3. Allietare i momenti di relax

Siete in pausa pranzo? Google Home è in grado di riprodurre il vostro brano preferito attraverso Spotify o Deezer con un comando vocale. Basterà pronunciare “Ok Google, riproduci l’ultimo brano di Ed Sheeran” per ascoltare uno degli ultimi successi del cantante britannico. Attraverso Google Home è inoltre possibile riprodurre la propria stazione radio preferita grazie all’integrazione del servizio offerto da TuneIn Radio.

4. Programmare una trasferta di lavoro

Quante volte vi è capitato di dover prenotare dei biglietti aerei e non avere tempo per farlo? Google Home può aiutare anche in questo! Basterà indicargli date e destinazione e l’assistente dell’ufficio vi invierà una mail per facilitare la prenotazione del viaggio.

5. News da tutto il mondo

Google Home si integra perfettamente con servizi come SkyTG24 e Tgcom24: il dispositivo è in grado così di riprodurre le ultimissime news vocali per rimanere sempre aggiornati su ciò che accade fuori dall’ufficio.

Google Home può fare anche molto altro e sta arrivando anche nel nostro Hackspace X! Il tuo prossimo spazio coworking sta quindi per arricchirsi di un nuovo gadget tecnologico a disposizione di tutti: aiuterà a lavorare in modo dinamico, tecnologico e mai noioso!